Legge 104: tutte le novità del nuovo anno
Scopriamo insieme cosa c’è di nuovo nel 2020 riguardo la legge 104.
La Legge del 5 febbraio 1992 n. 104, meglio conosciuta con la denominazione abbreviata di «Legge 104», costituisce la principale fonte normativa italiana che regola le misure messe a disposizione dallo Stato al fine di garantire «l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate».
Nella vita di tutti i giorni, questa legge ha un impatto molto importante, specialmente dal punto di vista economico: ce ne ricordiamo, infatti, quando acquistiamo farmaci e prodotti specifici per le persone affette da qualche tipo di disabilità, oppure nel momento in cui decidiamo di installare un montascale per disabili nel nostro condominio.
Ma la Legge 104 è molto di più: scopriamo insieme cosa prevede, come ottenere permessi e agevolazioni e soprattutto le novità introdotte dalla legge di Bilancio.
Cosa dice la Legge 104?
Innanzitutto, facciamo chiarezza sulla definizione della disabilità, così come riportata dalla Legge 104 e accolta dall’Agenzia delle Entrate. Il comma 1 dell’art. 3 della Legge 104 recita che si qualifica come «persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione».
Le menomazioni quindi possono essere ad uno stato ormai consolidato e stabile oppure possono seguire un’evoluzione; esse rispecchiano inoltre più ambiti: quello sensoriale (vista, udito), quello fisico (difficoltà nei movimenti) e quello psichico (in caso di deficit cognitivi o malattie mentali).
Chi ha diritto alle agevolazioni?
Per beneficiare di agevolazioni e permessi, quindi, è necessario possedere un handicap grave in uno o più di questi ambiti:
• ridotta o assente capacità motoria;
• gravi limitazioni nella deambulazione oppure individui soggetti a amputazioni;
• malattie psichiche o mentali tali da giustificare una indennità di accompagnamento;
• gravi deficit cognitivi (autismo o sindrome di Down);
• persone affette da sordità;
• persone affetti da cecità assoluta o gravi ipovedenti.
Per richiedere le agevolazioni che prevede la Legge 104 bisogna quindi possedere determinati requisiti, oppure essere genitori o familiari di soggetti minorenni con un grave handicap.
Nel caso in cui il portatore di handicap, seppur maggiorenne, non possieda redditi annui superiori ai 2.840,51 € ed è quindi fiscalmente a carico di un familiare, è quest’ultimo che può usufruire delle agevolazioni, ammesso che abbia sostenuto le spese nell’interesse del disabile.
Quali sono le novità introdotte nel 2020?
Veniamo quindi al nodo della questione: quali sono le agevolazioni previste per le persone con disabilità? E soprattutto, quali sono le novità in materia nel 2020?
1. L’anticipo pensionistico.
Uno dei punti più discussi della Legge 104 è il tema delle pensioni: i lavoratori in possesso delle agevolazioni previste dalla 104, se interessati da un’invalidità superiore al 75%, hanno infatti diritto all’anticipo pensionistico.
A partire dalla data del riconoscimento dell’invalidità, possono ovvero accumulare annualmente due mesi di contributi aggiuntivi, entro un limite massimo di 5 anni (60 mesi) di anticipo massimo consentito.
Ulteriori agevolazioni sono previste per coloro che hanno una percentuale di invalidità superiore all’80%.
2. Permessi da lavoro retribuiti.
Sempre legato al tema del lavoro, un altro beneficio per coloro che usufruiscono della Legge 104 riguarda i permessi per i parenti che assistono una persona con disabilità.
Si riconosce loro, infatti, il diritto di usufruire e permessi dal lavoro retribuiti, in misura più ampia rispetto a quelli normalmente previsti.
3. Acquisto dell’auto.
Per quanto riguarda l’acquisto di un veicolo, la Legge 104 assicura la detraibilità ai fini IRPEF del 19% dell’importo speso dal disabile o dal suo tutore, a condizione che l’auto abbia particolari adattamenti in funzione della disabilità dell’acquirente.
Anche l’IVA è agevolata, ed è fissata al 4% invece che al regolare 22%.
Infine, per chi beneficia della Legge 104 è prevista l’esenzione dal pagamento del bollo e dell’imposta sul passaggio di proprietà.
Una delle novità del 2020 riguarda la retroattività della validità dei documenti che testimoniano la disabilità.
4. Benefici fiscali.
Una serie di benefici di natura fiscale, inoltre, riguardano detrazioni e abbattimenti dell’IRPEF (in maniera simile alle detrazioni per l’acquisto dell’auto, di cui si è accennato) per le spese sostenute per farmaci, prodotti medici, deambulatori, sedie a rotelle e molti altri strumenti di uso quotidiano.
Non meno importante, inoltre, è la normativa che riguarda le agevolazioni nel calcolo dell’ISEE, che riguardano tutto il nucleo familiare della persona disabile.
Come attestare lo status del disabile e ottenere le agevolazioni?
Gli step per ottenere un certificato che attesti la disabilità non sono sempre immediati e scontati, e a volte possono seguire iter particolari in base alla malattia. Generalmente, si procede in questo ordine:
1. Certificato medico: è la prima operazione da fare e bisogna rivolgersi al proprio medico curante, che deve rilasciare un certificato il più possibile preciso e dettagliato.
2. Invio del certificato all’INPS, a cura del medico stesso, in via telematica. Tuttavia, questa certificazione ha una validità limitata (solitamente solo di un mese) e va integrata con la domanda di accertamento, che andrebbe completata durante i 30 giorni di validità del certificato medico.
La domanda va presentata all’INPS e deve contenere lo stesso codice univoco del certificato medica. È possibile, in questa fase, ricorrere all’assistenza di un patronato.
3. Visita all’ASL, che accerta e conferma le condizioni di disabilità, tramite una Commissione medica esaminatrice. L’esito positivo della visita permette di fare richiesta per ottenere i vantaggi previsti dalla Legge 104, esclusivamente per via telematica, presentando il certificato che attesta l’invalidità e la sua percentuale.