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“Pulcini in cucina” | Imparare divertendo a La Semente di Spello

“Pulcini in cucina” è un progetto ideato da Gustal’arte in collaborazione con ANGSA Umbria e si propone di insegnare a cucinare ai bambini come forma di arte, di crescita e di educazione. Ogni martedì, per due volte al mese, dalle 16.30 alle 18, il centro diurno La Semente di Limiti di Spello, gestito da ANGSA Umbria, si trasformerà in un laboratorio di cucina per bambini, dove imparare, apprendere, comunicare.

Il progetto, riconosciuto anche come di grande interesse dal MiBACT, tanto da essere stato inserito come attività consigliata tra quelle organizzate nell’Anno Europeo del Patrimonio, nasce dalla volontà di avvicinare i bambini al mondo del cibo attraverso la conoscenza e la lavorazione delle materie prime fino alla realizzazione di un piatto. Ed ecco che distinguere tra alimento e giocattolo diventa fondamentale per crescere e diventare grandi. Anche in quest’ottica, durante il corso, senza mai perdere la leggerezza, vengono preparati piatti veri. Toccare gli ingredienti, pesarli, lavorarli e cucinarli: sono tutti mezzi per comunicare e la cucina apporta molti benefici ai bambini, essendo uno strumento cognitivo a tutti gli effetti.

L’associazione Gustal’arte è nata per diffondere l’arte in tutte le sue forme. Ogni sensazione, stato d’animo e interesse divengono così una forma d’arte da far conoscere in tutte le sfaccettature. Tra i vari settori in cui l’associazione è impegnata, troviamo anche il ricamo, il tombolo e naturalmente la cucina, protagonista della serie di incontri “Pulcini in cucina”.

Il costo mensile per partecipare a “Pulcini in cucina” è di 45 euro. Per info e prenotazioni, si può scrivere alle email: segreter.angsaumbria@libero.it o gustalarte2018@gmail.com o telefonare ai numeri: 320.8625742 o ancora 392.2688364.

Vi aspettiamo!

A Palazzo Donini, ANGSA Umbria presenta lo studio sul centro diurno La Semente

Il convegno “La valutazione dell’impatto sociale nella riforma del Terzo Settore – Il caso La Semente” si terrà il 24 settembre, a partire dalle ore 10.

Cosa sarebbe accaduto se La Semente, centro diurno semiresidenziale gestito da ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Umbria Onlus e situato a Limiti di Spello, non fosse esistito? E’ da questa domanda che ha mosso i primi passi la ricerca di Emili Abbate, tirocinante di ANGSA Umbria dal master MEMIS (Human Foundation e Università di Roma Tor Vergata). La Semente è stata dunque sotto la lente di ingrandimento per diversi mesi, come best practice e caso di studio, per l’analisi dell’impatto sociale del lavoro di ANGSA Umbria, finalizzato al sostegno di ragazzi autistici e delle loro famiglie.

I risultati dello studio verranno consegnati alla cittadinanza e alla comunità scientifica e istituzionale durante un evento pubblico, che si terrà il 24 settembre, a partire dalle ore 10, in Sala Fiume, all’interno di Palazzo Donini, sede della Regione Umbria, a Perugia.

Aspetto saliente della ricerca è stato il coinvolgimento dei diversi stakeholder coinvolti nel processo sociale del centro diurno: genitori, famiglie, operatori specializzati, utenti, fino alle Asl. Interessante a riguardo comprendere l’apporto e il valore sociale garantito dall’esistenza de La Semente, grazie alla sua struttura immersa nel verde, ricca di accorgimenti utili alla migliore accoglienza dei ragazzi autistici, attenta non solo all’assistenza tout-court, ma anche all’inclusione sociale e all’inserimento lavorativo degli utenti. Nello specifico ha garantito un sostegno effettivo alle famiglie, che hanno beneficiato di un minore isolamento; agli utenti, assicurando loro maggiore autonomia e consapevolezza di se stessi, oltre ad una importante riduzione dei comportamenti problema. Gli operatori hanno a loro volta dimostrato grazie al costante coordinamento di struttura, una migliore gestione dello stress e una maggiore capacità di problem solving. Da non trascurare l’impatto sociale de La Semente sulle Asl regionali, che traggono beneficio da una migliore efficacia dei servizi.

Durante il convegno, dopo i saluti istituzionali della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e della presidente di ANGSA Umbria, Paola Carnevali Valentini, sarà la volta della presentazione della ricerca, a cura del professor Filippo Montesi (Head of Evaluation di Human Foundation, Docente del Master Memis, Dipartimento Economia Università Tor Vergata) e della restituzione tecnica a cura di Emili Abate, studentessa Master Memis e tirocinante de La Semente. A seguire, i feedback istituzionali assegnati alla  Dott.ssa Antonia Tamantini (Direttore Struttura Complessa SPDC, Usl Umbria 2), al Prof. Antonio Picciotti (Ricercatore di Economia e Gestione delle Imprese presso il Dipartimento di Economia, Università degli Studi di Perugia), al Dr. Marco Grignani (Responsabile SC Salute Mentale Area Sud – Assisano, Media Valle del Tevere e Trasimeno, Usl Umbria 1) e al Dr. Carlo di Somma (Presidente Federsolidarietà-Confcooperative Umbria).

La ricerca è stata realizzata grazie alla collaborazione con il Master Memis, Human Foundation  l’Università di Roma Tor Vergata.

Una marcia di 400 km per l’autismo. Il 14 agosto tappa in Umbria

L’iniziativa Autismo Percorso di Vita sarà ospite a La Semente, centro diurno semiresidenziale per ragazzi autistici gestito da ANGSA Umbria

L’associazione Noi Uniti per L’Autismo Onlus di Pordenone annuncia l’iniziativa Autismo Percorso di Vita. Nata dall’idea di un associato, Valentino Gregoris, e realizzata dallo stesso con il supporto dell’associazione, Autismo percorso di vita è una marcia individuale a tappe, tra San Vito al Tagliamento (PN) e Assisi, in programma dall’1 al 14 agosto. L’evento si pone l’obiettivo di sensibilizzare popolazione e istituzioni locali sul sempre più frequente problema dell’autismo (1 su 68 nuovi nati dalle ultime stime di incidenza nel mondo). L’iniziativa, seguita dalla trasmissione La Vita in Diretta sulla RAI e da diverse emittenti locali del Friuli Venezia Giulia, ha anche il non meno importante scopo di unire famiglie e associazioni di genitori di soggetti autistici delle zone attraversate dalla marcia in una rete in cui possano essere scambiate informazioni, conoscenze, idee o esperienze ed in cui ci si possa sentire meno soli rispetto ad una condizione fortemente impattante sul benessere e sulla serenità delle famiglie coinvolte nella cura di una persona autistica.

Questa iniziativa, che vuole valorizzare gli aspetti tipicamente umani della condivisione, dell’ascolto reciproco e della comprensione, avrà il suo momento clou all’arrivo nella sala consigliare di Assisi il 14 agosto alle ore 16. Durante la stessa giornata, l’iniziativa toccherà il centro diurno semiresidenziale La Semente, gestito da ANGSA Umbria, a Limiti di Spello, dove la famiglia e i camminatori si recheranno e incontreranno gli operatori e i ragazzi ospiti del centro per un momento conviviale.

Il percorso e i suoi eventi collaterali potranno essere seguiti sulle pagine Facebook dedicate, ovvero Autismo percorso di vita oppure Noi Uniti per l’Autismo Onlus.

 

Il centro diurno La Semente compie sette anni. L’impegno di ANGSA Umbria Onlus

Il centro diurno La Semente compie sette anni. Tanti, infatti, ne sono trascorsi da quando ANGSA (Associazione Nazionale Soggetti Autistici) Umbria Onlus ha ideato e dato vita alla prima struttura semi-residenziale per giovani adulti affetti da autismo, a Limiti di Spello.

Un passo importante” ricorda la presidente dell’associazione Paola Carnevali Valentini “che ha segnato per le famiglie dei ragazzi assistiti e per tutti noi un nuovo inizio“. Da quel giorno, frutto dell’attività e dell’impegno dei genitori, tanti progetti sono stati realizzati, in seno all’attività dell’Associazione. Ancora altri sono in cantiere e verranno presto inaugurati e implementati.

Per l’occasione del settimo anno di vita de La Semente, ANGSA Umbria organizza il consueto compleanno, che avrà luogo il prossimo 15 luglio 2018, alle ore 18, presso il centro diurno a Limiti di Spello. Il format dell’evento resta quello ormai consolidato nel tempo, ossia quello dell’open day e happy hour.

Il centro diurno La Semente è nato grazie alla collaborazione costruttiva tra l’associazione ANGSA Umbria Onlus e l’Assessorato alla Sanità della Regione Umbria: si tratta di una struttura terapeutico riabilitativa della rete di risorse e servizi afferenti al Dipartimento di Salute mentale delle aziende sanitarie. Al momento ospita 12 ragazzi e adulti autistici, provenienti anche da fuori regione (Sicilia e Lazio, in particolare).

A La Semente, vengono organizzati e svolti laboratori terapeutici quotidiani (in particolare di orto, back office, sala, cucina, teatro e altri. I ragazzi sono costantemente seguiti e assistiti grazie al lavoro di operatori qualificati e specializzati e all’impegno delle tante figure coinvolte nel progetto.

ANGSA continuerà anche nel futuro a stare dalla parte delle famiglie e di chi ha bisogno ogni giorno, impegnata a raggiungere gli obiettivi prefissati: la formazione del personale, il sostegno ai genitori dei ragazzi, l’informazione chiara e trasparente sulle tematiche legate all’autismo.

Per la partecipazione all’evento del 15 luglio, è gradita gentile conferma all’indirizzo segreter.angsaumbria@libero.it o ai numeri 0742.303153 – 3331567712

Progetto Tablo, l’Europa a Spello in visita al centro diurno di ANGSA “La Semente”

Mercoledì 14 febbraio, alle ore 10, presso il centro diurno semi-residenziale La Semente gestito da ANGSA Umbria Onlus, a Limiti di Spello, si è tenuta la visita da parte dei rappresentanti di 7 partner europei nell’ambito del progetto “Tablo”. La Semente si conferma infatti centro di eccellenza in Umbria nell’ambito della cura dell’autismo.

I rappresentanti hanno trascorso una settimana in Umbria, da lunedì 12 febbraio, presso il Centro Atlas dell’Associazione Sementera Onlus di Perugia.

Tale progetto, finanziato nell’ambito dell’Erasmus+, sta completando la realizzazione di uno strumento gratuito di e-learning che favorisca la conoscenza e la divulgazione di interventi a mediazione artistica a servizio di persone che soffrono di malattie croniche.

Simone Donnari del Centro Atlas è il responsabile del progetto, a cui l’associazione partecipa in forza della sua competenza ed esperienza ventennale nel campo delle terapie non verbali, dell’arteterapia e della innovazione tecnologica, insieme alla presidente Valentina Canonico e ad un team di 23 operatori.

Nel corso della visita i partner europei, guidati da rappresentanti del National Health System (NHS) Sistema Sanitario Inglese, visiteranno altre eccellenze umbre nell’ambito della cura e del trattamento di psicosi e autismo: le strutture della Asl Umbria2 di Foligno, l’Istituto Serafico di Assisi, il Centro Diurno La Semente di Spello, oltre a sperimentare le modalità innovative dei laboratori espressivi basati su arte e tecnologia presso il Centro Atlas (www.atlascentre.eu).

Al temine della visita, durante la quale la delegazione inglese ha avuto modo di conoscere anche le attività svolte all’interno della fattoria sociale La Semente, spin off di ANGSA Umbria Onlus, gli ospiti hanno potuto degustare le pietanze del pranzo preparate direttamente all’interno della cucina dell’agriturismo, con prodotti a km0 e coltivati anche nei 4 ettari di terreno a disposizione della cooperativa agricola sociale.

“Krav Maga VS Autismo”. A La Semente il progetto di ANGSA Umbria e IASD

Conoscere il proprio corpo, sfruttandone la coordinazione. Armonizzare i movimenti, per imparare a socializzare. Sono questi solo alcuni degli obiettivi da cui nasce il progetto “Krav Maga Vs Autismo”, che vede protagonisti ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Umbria Onlus e l’a.s.d. IASD International Academy of Self Defense. In palestra, nei locali del centro-diurno semiresidenziale per giovani e adulti affetti da autismo La Semente, a Limiti di Spello, gestito proprio da ANGSA, a insegnare ci sarà, per una volta al mese, il Maestro Gimmy Fattorini, DT rappresentante per l’Umbria del The Academic College at Wingate “Università di Israele”.

Il progetto, tra i primi in Italia e avviato nei giorni scorsi, rappresenta una delle attività laboratoriali che i ragazzi de La Semente, affetti dalla sindrome dello spettro autistico, svolgono durante la giornata, insieme a quelli di arte terapia, di orto, di ceramica, cucina e back office. Durante le lezioni di Krav Maga, in palestra, ragazzi affetti da autismo praticano sport, imparano a giocare, oltre che ad affinare la percezione dell’ambiente che li circonda.

“Krav Maga VS Autismo” unisce dunque aspetti ludici, legati alle attività motorie, con lo scopo di avvicinare i ragazzi del centro al puro e sano divertimento sportivo e di facilitare la socializzazione con le altre persone. Non solo: grazie alle tecniche di Krav Maga che i ragazzi apprenderanno, potranno coordinare al meglio i movimenti del loro corpo, con armonia.

Il Krav Maga, che letteralmente significa “combattimento a corta distanza”, è un metodo di difesa israeliano. Si tratta della quintessenza della tattica per l’autodifesa e della protezione di terza persona. Gli allenamenti puntano dunque moltissimo sulla velocità, la resistenza e la reattività, senza fondare la sua efficacia sulla forma fisica. L’attenzione alla disabilità e all’inclusione trova quindi pienamente spazio all’interno del programma, interamente gratuito, grazie all’attività delle due associazioni: ANGSA Umbria Onlus da sempre impegnata nel sostegno a genitori di soggetti autistici, e IASD, particolarmente sensibile alle tematiche del mondo del sociale.

Convegno ANGSA Bologna, “Autismo, non solo bambini” | L’intervento dall’Umbria

Durante il convegno organizzato da Angsa Bologna, anche la presidente di Angsa Umbria, Paola Carnevali Valentini, ha preso parola per parlare di autismo, concentrandosi in particolare sull’esperienza del centro diurno La Semente, a Limiti di Spello, dove vengono accolti adulti con o senza disabilità intellettiva, senza limiti di gravità. Un team di operatori formati e motivati tiene impegnati gli utenti con attività che li preparano al lavoro agricolo, utilizzando tutto il tempo necessario.
Quando le abilità acquisite sono spendibili nel lavoro produttivo, essi diventano dei veri lavoratori con regolare busta paga e vengono trasferiti o nella fattoria sociale annessa alla semente o in aziende agricole del territorio.

La relazione di ANGSA Umbria si può ascoltare al link:

  https://www.youtube.com/watch?v=c6LZjs2B_ow&t=8s

Il lavoro

Francesco Crisafulli e Ingrid Bonsi hanno parlato, a loro volta, di lavoro. Se il lavoro non é l’unico elemento costitutivo dell’adultitá, esso ne é comunque uno dei principali. Il lavoro dà la soddisfazione di vederne il risultato a prodotto finito, rende possibile l’incontro con altre persone con le quali possono nascere belle amicizie, dà un ritmo alla giornata e aumenta l’autostima, oltre naturalmente alla soddisfazione dello stipendio alla fine del mese.
Se questo è valido per tutti, lo è molto di più per chi ha poche risorse. Chi infatti ha cultura, interessi, amici, fantasia e soldi, sa benissimo come passare piacevolmente il tempo anche senza lavorare, ma questo non vale per chi non ha queste fortunate caratteristiche.
Se lo spettro dell’autismo é molto ampio, anche l’offerta di lavoro deve essere ampia e variegata.

Francesco Crisafulli e Ingrid Bonsi hanno presentato un’esperienza di collaborazione tra l’ASL e un’azienda privata per l’inserimento lavorativo di persone con autismo ad alto funzionamento. Si tratta di lavoro nell’ambito dell’informatica.
Siamo ancora nella fase dell’apprendistato, ma un apprendistato pensato appositamente per queste persone con le loro peculiarissime esigenze. La formazione avviene in azienda con il supporto degli educatori dell’ASL. Si tratta di un’esperienza del tutto nuova e noi facciamo il tifo perché tutti gli apprendisti dopo il periodo di formazione vengano assunti.
Questo lo impareremo in un prossimo evento. Intanto ascoltiamo Francesco Crisafulli e Ingrid Bonsi al link:

https://www.youtube.com/watch?v=5MKXgEmgrOA&t=5s 

Infine a questo link trovate le slide della loro presentazione:

http://www.autismo33.it/autismo_edu/14_ott_2017_non_solo_bambini/crisafulli.pdf

Il centro diurno La Semente compie sei anni

Sono trascorsi sei anni da quando Angsa (Associazione Nazionale Soggetti Autistici) Umbria Onlus ha aperto La Semente, a Limiti di Spello il primo centro diurno semi-residenziale per giovani adulti affetti dalla sindrome dello spettro autistico. “Una data importante” ricorda la presidente dell’associazione Paola Carnevali Valentiniche ha segnato per le famiglie dei ragazzi assistiti e per tutti noi un nuovo inizio“. Da quel giorno, frutto dell’attività e dell’impegno di alcuni genitori, è stato fatto tanto.

E’ grazie alla collaborazione costruttiva tra l’associazione ANGSA Umbria Onlus e l’Assessorato alla Sanità della Regione Umbria, che dunque è nata questa struttura terapeutico riabilitativa della rete di risorse e servizi afferenti al Dipartimento di Salute mentale delle aziende sanitarie.

La comunità scientifica e, più recentemente anche il ministero della salute, hanno rivisto le considerazioni riguardo all’autismo e, pertanto, anche i relativi protocolli. Si è così ormai giunti a validare scientificamente strategie educative-riabilitative TEACCH (Treatment and Education of Autistic and Communication Handicaped Children), puntando ad una presa in carico totale da una rete integrata di servizi, rendendo reale l’integrazione interistituzionale sancita dalla legge 328 del 2000.

A La Semente, grazie a laboratori terapeutici quotidiani (orto, back office, sala, cucina, teatro e altri), grazie al lavoro degli operatori e all’impegno delle tante figure coinvolte nel progetto, ogni giorno compiamo un passo in più. E lo facciamo anche con le tante iniziative che organizziamo per rendere quella di Angsa una sempre più grande famiglia.

Siamo consapevoli che il cammino da compiere è ancora lungo: Angsa continuerà a stare dalla parte delle famiglie e di chi ha bisogno ogni giorno, impegnata a raggiungere gli obiettivi prefissati: la formazione del personale, il sostegno ai genitori dei ragazzi, l’informazione chiara e trasparente sulle tematiche legate all’autismo.

Angsa Umbria a Bologna per il convegno “Autismo: non solo bambini”

«Intendiamo richiamare alla società tutta il fatto che l’autismo non riguarda solo i bambini»: è partita da questo assunto, l’ANGSA di Bologna (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), nell’organizzare, su richiesta delle famiglie, il convegno intitolato Autismo, non solo bambini, in programma per il 14 ottobre, a Bologna (Sala Borsa Auditorium Biagi, ore 10-18). Anche Angsa Umbria ha partecipato al convegno: la presidente Paola Carnevali Valentini ha infatti portato la sua esperienza con il racconto del centro diurno La Semente a Limiti di Spello, divenuta poi anche fattoria sociale e distretto rurale.
L’evento nasce dalla collaborazione dell’ANGSA Bologna con Biblio Bologna, con la Biblioteca Sala Borsa e con l’Università del capoluogo emiliano, avvalendosi del patrocinio di quest’ultima, dell’Istituto Scolastico Regionale, dall’Azienda Unità Sanitaria Locale (AUSL), del Comune di Bologna e della Regione Emilia Romagna e dal Comune di Bologna. In tal senso porteranno i propri saluti Paolo Zoffoli, presidente della Commissione Sanità Regione Emilia Romagna, Maria Caterina Manca, consigliere comunale di Bologna,oltreché responsabile della Commissione Minori Disabili dell’AUSL e Maurizio Fabbri, vicepresidente della Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione di Bologna.

Ad entrare nel dettaglio del programma è Marialba Corona, presidente dell’ANGSA di Bologna, che ha moderato i lavori insieme alla consigliera dell’Associazione Antonella Pignatari: «Di autismo – spiega Corona – non si muore, c’è chi migliora molto, chi migliora poco e chi peggiora per il sopravvenire delle temute quanto frequenti comorbilità psichiatriche e mediche. Con aderenza alla realtà e senza edulcorazioni, due medici hanno parlato della gestione di queste comorbilità (Rita Di Sarro dell’AUSL di Bologna e Andrea Carnuccio della Fondazione Marino per l’Autismo). Il tema della vita adulta è stato poi trattato a trecentosessanta gradi in ogni sua sfaccettatura, a partire dalla presentazione di uno specifico documento da parte della presidente nazionale ANGSA Benedetta De Martis, per passare all’impegno della scuola negli ultimi anni di superiori per la preparazione alla vita adulta (Graziella Roda dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna). Si passerà quindi a parlare di inserimento lavorativo inclusivo (Francesco Crisafulli e Ingrid Irene Bonsi, educatori professionali) e protetto (Paola Carnevali, presidente dell’ANGSA Umbria e Andrea Tittarelli del Centro Diurno Fattoria Sociale La Semente) e all’educazione indispensabile per evitare la segregazione (Francesca Giovannini, educatrice professionale, Chiara Pezzana, neuropsichiatra infantile ed Elena Malaguti dell’Università di Bologna). Verranno infine illustrate le caratteristiche ottimali delle residenze per adulti con autismo (Giovanni Marino, fondatore e presidente della Fondazione Marino per l’Autismo e Federica Garavini, coordinatrice della Cooperativa Insieme per Crescere): queste ultime sono il risultato di immani sacrifici di genitori che non trovando proposte soddisfacenti nell’esistente, hanno messo tutto il loro patrimonio e tutto il loro impegno per costruire realtà abitative che favorissero al massimo la qualità di vita dei figli. Questo dev’essere dunque da stimolo alle Pubbliche Istituzioni, che devono prendere tali esempi per riprodurli e non per attendere che altri genitori riempiano il vuoto».

Articolo ripreso da Superando.it

“Il territorio oltre i luoghi di cura” | All’Unipg un convegno per parlare anche di autismo

Si terrà lunedì 19 giugno, nell’Aula 1 del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Perugia, il convegno sul tema: “Il territorio oltre i luoghi di cura” – Modelli di cura e disagio psico-sociale tra pubblico e privato. Anche Angsa Umbria Onlus sarà presente con un suo relatore per raccontare l’esperienza maturata negli ultimi anni con i giovani adulti del centro diurno semiresidenziale ‘La Semente’, a Limiti di Spello.

I lavori apriranno alle 9, con i saluti del Magnifico Rettore, Franco Moriconi, del Direttore del Dipartimento di Scienze politiche, Ambrogio Santambrogio e dell’Assessore alla Sanità Regione Umbria, Luca Barberini. A seguire le relazioni con il primo intervento della prof. Fiorella Giacalone, coordinatrice del Corso di Servizio sociale e politiche sociali, su “Uno sguardo sul Welfare di comunità: prime riflessioni sulla ricerca. Il punto di vista dell’antropologia”. Il programma, che prevede numerosi interventi e proiezioni di video, continuerà per l’intera giornata.

Il Convegno affronta alcune tematiche attuali che riguardano il rapporto tra istituzioni sanitarie e cooperative sociali nella presa in carico e cura del disagio psico-sociale. La Salute Mentale, richiede, oltre all’impegno dei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) in tutte le sue articolazioni: Centri di Salute Mentale, strutture residenziali, Centri diurni, un grande impegno della società civile. I movimenti internazionali e nazionali più recenti sono centrati sul tema della recovery e dell’empowerment che nascono dalle esperienze delle organizzazioni di utenti, dai gruppi di auto-aiuto, dai movimenti per i diritti dei disabili, dai pazienti che vivono nella comunità rivelando competenze e abilità e da quanto si sta mobilitando intorno alle esperienze di deistituzionalizzazione e di promozione dei diritti.

Le soluzioni più efficaci dialogano con il modello di psichiatria di comunità che include la partecipazione dell’utente al trattamento e il coinvolgimento dei familiari, fa sì che il contesto ed i luoghi di cura siano quanto più vicini al contesto di vita della persona, promuovendo la collaborazione con il privato sociale, il valore del lavoro come diritto, la sperimentazione di modelli innovativi di welfare comunitario.

La ricerca, i cui risultati sono proposti al convegno, si è proposta di indagare alcune forme di presa in carico dei pazienti con disagio psichico, attraverso il rilevamento di specifiche realtà territoriali della provincia di Perugia. L’esperienza de La Semente, centro diurno per giovani e adulti affetti dalla sindrome dello spettro autistico, gestito da Angsa Umbria Onlus, è particolarmente innovativa sul piano terapeutico e organizzativo: in essa emerge la sinergia tra servizi pubblici e privati, i nuovi approcci terapeutici, la rete dei servizi, l’affermarsi di nuove figure professionale.

Angsa, da 16 anni in Umbria, è vicina ai soggetti autistici e alle loro famiglie, e ha deciso di intraprendere l’avventura de La Semente nel 2011, in collaborazione con la Regione Umbria, in convenzione con le Asl 1 e Asl 2 dell’Umbria e in accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale. Ad oggi La Semente accoglie 12 giovani adulti autistici provenienti da tutta Italia, affiancati ogni giorno da operatori qualificati che li supportano per affrontare le sfide della quotidianità, garantendone il diritto al lavoro. Tutto ciò si traduce in attività laboratoriali, grazie alle quali vengono promossi l’apprendimento di tecniche e metodi per il mantenimento delle abilità acquisite nell’età evolutiva e di capacità votate all’inserimento lavorativo. Con la nascita della fattoria sociale, primo spin off di Angsa Umbria Onlus, sono stati assunti due soci lavoratori, prima ospiti del centro diurno, riuscendo così a superare la dimensione assistenziale. Un processo che ha garantito l’abbattimento dei costi sanitari e l’inclusione lavorativa di soggetti svantaggiati.

Intervengono al convegno: Fiorella Giacalone, docente di Antropologia culturale, organizzatrice del Convegno e Coordinatrice dei Corsi di Laurea in Servizio Sociale e in Sociologia e Politiche sociali; Alessandra Pioggia, docente di diritto sanitario e coordinatrice del Corso di Scienze Politiche, del Dipartimento di Scienze Politiche; Elisabetta Rossi, psichiatra responsabile della Struttura Complessa Salute Mentale Area del perugino, Usl Umbria1; lo psichiatra Luigi Tibaldi, responsabile del Centro d Salute mentale presso l’ASL di Torino; la psicologa Francesca Ciammarughi, che si occupa di arteterapia presso Neuropsichiatria e Psicologia clinica ASL1 di Perugia; Raffaella Pocobella, Psicologa presso il CNR; Laura Faranda, antropologa presso l’Università La Sapienza di Roma; Carla Schiaffelli e Cristina Cesena della Scuola agraria del Parco di Monza.

Il Convegno, come la ricerca, sono finanziati dal Dipartimento di Scienze Politiche e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, con il patrocinio dell’Ordine degli Assistenti sociali dell’Umbria. L’evento è accreditato dall’Ordine degli Assistenti sociali dell’Umbria con 7 crediti formativi.