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3 Dicembre: Giornata internazionale delle Persone con disabilità

Il tema della Giornata Internazionale di quest’anno è: “Building Back Better: toward a disability -inclusive, accessible and sustainable post COVID-19 World (Ricostruire meglio: verso un mondo post COVID-19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile).

Il Comuni di Perugia e di Terni, capofila rispettivamente della Zona Sociale 2 e della 10, accogliendo le sollecitazioni delle associazioni aderenti alle due federazioni regionali FISH e FAND, hanno inteso fissare il 3 dicembre un confronto operativo con cui celebrare la Giornata internazionale delle Persone con disabilità proclamata nel 1981 e con lo scopo di dare concreta attuazione a quei diritti che dal 2006 la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, ha sancito ribadendo il principio di uguaglianza e la necessità di garantire loro la piena ed effettiva partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società.

Giovedì 3 dicembre saranno due appuntamenti in continuità l’uno con l’altro, il primo a Perugia alle 15 e a seguire quello di Terni alle 16,30, entrambi con l’obiettivo di fissare un punto di partenza per Politiche sulla disabilità fondate sulla comune volontà di condividere una analisi di quello che c’è e per definire in maniera partecipata cosa è prioritario e come operare nei prossimi mesi ed anni.

La Convenzione, ratificata in Italia con legge n.18 del 3 marzo 2009, non riconosce “nuovi diritti” per le persone con disabilità, ma costituisce lo strumento per garantire in modo effettivo l’uguale e pieno godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali e per tale ragione l’esperienza e la consapevolezza delle associazioni che rappresentano ed operano per la tutela delle persone con disabilità rappresentano una risorsa preziosa ed irrinunciabile per ogni Amministrazione che intenda garantire i diritti fondamentali a partire dalla definizione condivisa e la messa in pratica di politiche pubbliche appropriate

Dovrebbe essere obiettivo comune quello di definire ed adottare in maniera appropriata, equa e trasparente ogni misura necessaria per garantire ad ognuno di realizzare gli obiettivi di un proprio progetto di Vita, consentendo di identificare ed eliminare tutti quegli ostacoli che limitano attività e partecipazione e avendo l’opportunità di vivere in modo indipendente e pieno tutti gli aspetti della vita personale e sociale.

I due incontri di Perugia e Terni saranno quindi occasione per definire quali sono e come dovrebbero essere difesi i diritti conquistati, che oggi a causa del COVID le persone rischiano di vedere compromessi, e per creare, sin da ora, anche le condizioni necessarie per guardare oltre l’attuale emergenza ed avviare in maniera organica e permanente il ricorso ad uni confronto strutturato attraverso l’istituzione di apposti Tavoli di lavoro Tematici (Vita Indipendente e Inclusione, Istruzione e Occupazione, Accessibilità e Mobilità, Salute e Ri-Abilitazione…) con l’obiettivo di avanzare proposte proposte concrete, appropriate e sostenibili, necessarie per la definizione di un prossimo Piano d’Azione per le Politiche sulla disabilità.

18 febbraio | Giornata mondiale della Sindrome di Asperger

Il 18 febbraio è la Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger. Una ricorrenza importante che anche Angsa Umbria Onlus vuole ricordare e che è anche l’anniversario della nascita di Hans Asperger (Vienna, 18 febbraio 1906 – Vienna, 21 ottobre 1980), un medico austriaco, pediatra.

Asperger morì prima che il suo modello di comportamento fosse  riconosciuto: i suoi scritti erano infatti in lingua tedesca, dunque poco tradotti. La prima persona ad usare il termine “sindrome di Asperger”, è stato la ricercatrice britannica Lorna Wing. Dai primi anni 1990, le sue scoperte hanno iniziato a guadagnare l’attenzione del mondo scientifico, e oggi, la sindrome di Asperger è riconosciuta come una diagnosi in molti paesi del mondo.

Il dottor Asperger descrisse ciò che poi è stata definita sindrome come un insieme di problemi legati alla comunicazione verbale e non verbale, in particolare per quanto riguarda il linguaggio e le abilità nella conversazione. Ciò che cambia dunque, nei soggetti affetti da questa sindrome, è il tono, il volume, il ritmo, il controllo delle emozioni e la tendenza a razionalizzare i sentimenti.

La sindrome di Asperger – come ha avuto modo di precisare il Paolo Cornaglia Ferraris​, pediatra e direttore della collana “Io sento diverso” che dà voce al mondo “Aspie”- viene riconosciuta dopo i tre anni di età. E i bambini che ne sono affetti, pur mostrando caratteri autistici, conservano una buona intelligenza e hanno un buon linguaggio. Inoltre, sono diverse la goffaggine e la difficoltà al movimento fine delle dita della mano, segnali spesso non presenti nei bambini con autismo ad alto funzionamento”.

Quella di Asperger è una sindrome apparentemente molto più comune dell’autismo. “Se l’autismo riguarda 4 bambini su 10.000, la sindrome di Asperger può raggiungere 25 soggetti su 10.000″, precisa ancora il dottor Ferraris.

Un ritratto della sindrome di Asperger è stato ripreso dal libro “La solitudine dei numeri primi“, il primo libro di Paolo Giordano. Anche il cinema è pieno di spunti che narrano la sindrome: Adam, Oskar di “Molto incredibilmente vicino”, Ben-X, Bones, Lisbeth sono solo alcuni degli esempi che il grande schermo ha voluto rappresentare su pellicolo. E poi c’è un altro scienziato, questa volta storico: è Alan Turing, ritratto in The Imitation Game. Il suo contributo alla criptografia ha permesso di salvare milioni di vite durante la seconda guerra mondiale.

(Foto Edizioni Asperger)