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LETTERA DELLA PRESIDENTE DELL’ANGSA DEMARTIS SUL CASO DELLA MAMMA CHE TORNA A SCUOLA PER AIUTARE FIGLIO AUTISTICO

Mi è capitato di leggere questa notizia, e la prima reazione è stata: caspita che mamma!!

La seconda è stata: brava questa scuola e il dirigente scolastico, che hanno aperto le porte a questa madre pur di far partecipare il ragazzo alla vita “normale” in compagnia dei suoi compagni.

Poi, più ci pensavo e più mi montava un certo malumore che si è trasformato in irritazione e infine in indignazione. (io sono un po’ lenta nelle reazioni).

Perché indignazione? Per diversi motivi che provo a spiegare, ma che nulla tolgono al rispetto che provo per questa mamma, e mi scuso da subito se la urterò con le mie osservazioni.

Mi fa arrabbiare che una madre si senta “costretta” a lasciare il suo lavoro per supplire alla incompetenza di altri. Perché in questo modo si impoverisce economicamente tutta la famiglia e questo non è giusto!

Mi fa rabbia che una madre debba dimostrare a insegnanti (quindi più preparati di lei) che dovrebbero avere una cultura di tipo pedagogico, che il ragazzo riesce con il giusto supporto a stare in classe.

Mi dispiace che il dirigente non abbia tra i suoi insegnanti qualcuno che conosca bene l’autismo, o che non abbia cercato all’esterno uno specialista che supportasse e facesse consulenze agli insegnanti di quella classe. Mi dispiace che i soldi investiti dal MIUR per organizzare gli Sportelli Autismo non abbiano portato a quella scuola le competenze necessarie a gestire quel ragazzo. E ancora mi fa male sapere che nonostante i decreti e le varie  modifiche, la riforma scolastica non riesce a rispondere alla complessità che l’autismo mette cosi in evidenza.

Di sicuro il ragazzo ha un autismo di difficile gestione, ma se ci riesce sua madre, perché non riescono gli altri?

Mi è capitato di vedere ragazzi e adulti, rifiutati dai centri diurni o residenziali per la difficoltà degli operatori nella gestione dei problemi di comportamento. Ho visto operatori maschi inviati dal Comune a sostegno della domiciliarità, solo per poche ore al giorno e lavorare in coppia (2 operatori maschi!) su ragazzi o adulti con autismo, nel timore di morsi, pugni o altro. Lo stesso ragazzo o adulto veniva poi per le restanti ore e per tutto il fine settimana gestito da una madre single o vedova, alta un metro e mezzo!! E lei, pur in difficoltà lo portava a spasso, in piscina o al supermercato.

Torno a ripetere che l’autismo spesso è complesso, e per questo da anni ANGSA chiede a gran voce FORMAZIONE SPECIFICA a casa, a scuola, nei diurni e nei residenziali.

Non voglio più leggere di genitori che stanno in classe col figlio o che devono andare in gita altrimenti la scuola non lo fa partecipare. Che vengono chiamati a scuola per cambiargli le mutande perché non c’è il bidello che fa quella mansione. Che devono lasciare il lavoro (quasi sempre la madre) che viene relegata al ruolo di educatrice, badante e madre, come se la donna non avesse (come chiunque) altre aspirazioni da perseguire.

Lo dico ancora e con forza al Ministro dell’Istruzione, a quello della salute e a quello della Famiglia e Disabilità. Serve formazione specifica a chi è già pagato per l’inclusione scolastica, per la presa in carico sanitaria, per l’integrazione e l’inclusione nella vita della propria comunità.

Referendum Costituzionale, Angsa Umbria sceglie la libertà di voto degli elettori

In questi giorni, sta girando un comunicato stampa a firma Angsa a sostegno del referendum costituzionale del 4 dicembre e del governo attualmente in carica. E’ necessario a nostro avviso precisare che tale comunicato non è stato discusso dal direttivo nazionale di Angsa e che dunque non rappresenta la posizione condivisa e ufficiale della nostra associazione.
Angsa Umbria Onlus, per statuto apartitica, vuole dissociarsi da ogni tipo di indicazione di voto. Vogliamo ribadire con forza l’importanza della libertà di voto degli elettori, che deve essere rispettata a difesa della democrazia e della libertà di espressione di ogni cittadino.

E’ online il nuovo Bollettino di Angsa

E’ stato pubblicato, ed è disponibile anche online, il nuovo Bollettino di Angsa Nazionale, l’associazione Genitori Soggetti Autistici. Per leggerlo integralmente potete visitare direttamente il sito di Angsa Nazionale.

Al suo interno è contenuto uno speciale anche sulle attività di Angsa Umbria e sulle nostre ultime iniziative: troverete il resoconto della Giornata Mondiale del 2 Aprile, dedicata alla consapevolezza dell’autismo; della Biennale d’arte di Perugia, all’interno della quale sono state accolte le opere dei ragazzi del nostro centro diurno La Semente, in una cornice di pregio; della Campagna delle rose, con la maratona di raccolta fondi a favore dell’autismo, e della Ruralissima, la corsa campestre in mezzo all’aria pura e ai paesaggi bucolici nella splendida cornice delle campagne di Spello, in provincia di Perugia.

Spazio dedicato anche alle attività che Angsa Umbria organizza insieme al centro diurno La Semente, di Limiti di Spello. Nell’ultimo numero del Bollettino di Angsa, potrete dunque trovare anche foto e descrizione dell’evento della Primavera Bio, promossa insieme ad Aiab Umbria; della partecipazione, con il centro diurno La Semente, alla Fiera del Consumo Sostenibile “Fa’ la cosa giusta!”, tenutasi a Bastia Umbra, in provincia di Perugia.

E poi tante novità, sempre in regione Umbria: l’apertura del nuovo Centro Up!, una struttura socio-educativa rivolta a tutti i minori con una diagnosi di disturbo dello spettro autistico.

Nel Bollettino troverete anche interessanti articoli scientifici del settore. Il focus della ricerca biomedica in questo numero è anche sulle “Nuove opzioni terapeutiche per i disordini dello spettro autistico”. Consigliamo inoltre le interessanti sezione del bollettino sull’autismo nell’età adulta e sui convegni. Buona lettura!