Progetto Autismo con fondi Ministero. Angsa accoglie positivamente l’annuncio del Cons. Squarta
“L’associazione accoglie positivamente l’annuncio del Consigliere Marco Squarta inerente il progetto per l’autismo finanziato con fondi del Ministero“. Così il presidente dell’associazione Angsa Umbria, Paola Carnevali Valentini, dopo le parole di Marco Squarta pubblicate sui canali social del consigliere regionale. “Siamo stati tra i promotori dei progetti di sperimentazione – continua Valentini – condotti dalla Regione Umbria sulle tecniche cognitivo comportamentali all’inizio degli anni 2000. Esprimiamo soddisfazione, dunque, nell’apprendere che finalmente l’ABA verrà applicato con crismi scientifici: con il minimo di 12 ore settimanali per ogni bambino, condotte da terapist* certificat* e con la supervisione di espert* BCBA riconosciut* dal BOARD di riferimento. Buono anche il perimetro di azione: l’ente pubblico, con il supporto del terzo settore in termini di co-programmazione, co-progettazione e conduzione a convenzione – così come previsto dal codice del terzo settore – garantirà ulteriormente la qualità degli interventi.”
Il consigliere e presidente del Consiglio regionale dell’Umbria, Marco Squarta, aveva salutato con orgoglio e felicità questa notizia negli ultimi giorni. “Finalmente un grande passo avanti sull’autismo!“, aveva comunicato. “Come annunciato, oggi ho incontrato l’Assessore Coletto e la struttura tecnica della Regione e si è arrivati ad un percorso che porterà a un progetto finanziato con fondi del Ministero, in arrivo a breve. Con queste risorse verranno potenziati i servizi di presa in carico, diagnosi e cura dei pazienti con disturbi dello spettro autistico e finalmente anche l’ABA farà parte di quei trattamenti erogati dal servizio regionale pubblico. Fino ad oggi i ritardi su questo fronte sono stati cronici e l’Umbria è rimasta fanalino di coda nonostante la legge nazionale 134 del 2015. Una situazione ereditata dal passato e di difficile risoluzione viste le ristrettezze economiche degli ultimi anni. Ma con l’impegno e la costanza, e soprattutto la consapevolezza di voler garantire un diritto alla salute essenziale, siamo riusciti a tracciare un solco. Con questo progetto si fa un passo in avanti e si avvia un processo di miglioramento per le condizioni di vita dei bambini e adolescenti e delle loro famiglie. Una Regione all’avanguardia – ha concluso Squarta con il suo post sui suoi canali social – è tale se dà attenzione a chi è più debole e fragile e su questo non intendo arretrare di un millimetro”.
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