Storia
L’autismo viene considerato dalla comunità scientifica internazionale un disturbo pervasivo dello sviluppo che si manifesta entro i 24 mesi di età con gravi deficit variabili nelle aree della comunicazione (turbe qualitative e quantitative del linguaggio), dell’interazione sociale (turbe qualitative e quantitative delle capacità relazionali, con tendenza evidente all’isolamento), dell’immaginazione (uso inappropriato e stereotipato degli oggetti) e con problemi di comportamento (auto ed etero aggressività, iperattività fisica accentuata, ipersensibilità alle variazioni dell’ambiente circostante o delle figure di riferimento affettivo). Pur accompagnandosi ad un aspetto fisico normale, perdura per tutta la vita.
Le fonti di informazione relative agli studi epidemiologici e le indagini statistiche condotte dopo il 1990 riportano dati allarmanti: si stima che per ogni 10.000 persone nate 10 siane affette da autismo primario e 60 da disturbo generalizzato dello sviluppo con un rapporto tra uomini e donne di 4 a 1. I dati più recenti relativi all’incidenza di tale disturbo nella realtà regionale umbra, si possono ritrovare nella Monografia ‘Progetto Autismo’, pubblicata all’interno della Collana ‘I quaderni – Studi e Ricerche_nº 18 del Maggio 2009’, secondo i quali nella popolazione umbra compresa fra 0/19 anni pari a 142.148 persone ben 142 hanno una diagnosi a prevalenza di autismo, mentre 852 ne hanno una a prevalenza di disturbo generalizzato dello sviluppo.